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Massimo Enzo Grandi, Via Magni artisti 24 - 6874 castel san Pietro
Il Globismo è l'atto di emettere globismi da parte del Globista. < /br>
Globismo
Ricordate un film di qualche anno fa - ispirato da una novella di Catherine Ryan Hyde - con Kevin Spacey, Helen Hunt e Haley Joel Osment dove per un compito in classe un alunno sviluppa un metodo particolare per “cambiare il mondo”? In questo film ogni persona si assume il compito di ripagare un favore ricevuto ad almeno altre 3 persone che necessitano di aiuto. (Se non lo avete ancora visto ve lo consiglio caldamente). Il titolo in inglese è “Pay it forward”, mentre in italiano è stato tradotto con “Un sogno per domani”
Praticamente nel film si mostra come delle piccole azioni apparentemente banali riescono ad avere un effetto veramente imprevisto diffondendosi come delle onde che assumono una sempre maggiore consistenza.
Questa analogia con le onde mi ha sempre fatto pensare ad una storia che mi fu raccontata in Germania durante il mio soggiorno per motivi di lavoro/studio (alla fine degli anni ’70). Era la storia del “Glubist”, i cui interventi si espandevano più o meno in quel modo a onde. Ebbene, non ho mai trovato un corrispettivo in italiano che equivalesse a quel termine germanico, quindi mi sono liberamente ispirato nel coniare il termine “Globista” e anche quelli che ne derivano, come appunto il globisma (plr globismi), che è quest’onda che si diffonde con un preciso scopo anche non palese e, a volte, anche senza intenzione, e il Globismo, che è la pratica della diffusione di Globismi.
Come già spiegato nel mio testo “Qui eOra”, la forma più diffusa in natura è la forma sferica, quindi un globo ne è una rappresentazione anche su più livelli di possibilità. Nel momento stesso che compio un azione, questa mette in moto delle onde (da vedere non come figura su di una superficie piatta come potrebbe essere l’acqua) che vanno a toccare situazioni anche molto distanti dalla visualizzazione che avrei potuto averne dando il via alla reazione. Questa è una semplice legge di causa-effetto che si applica a tutte le situazioni dell’esistenza, ma come definire quindi un’azione di per sé già non propriamente programmata e no effettuata con lo scopo proprio di ottenere quelle determinate conseguenze, che comunque ottiene delle reazioni benevole laddove “le onde emesse” sono giunte? Ecco, appunto, il Globisma, mentre chi ha emesso queste onde è il Globista che ha compiuto (volontariamente o involontariamente) un Globismo.
Vediamo un esempio pratico: Per strada incontriamo una vicina di casa in difficoltà con le borse della spesa e ci offriamo di dare una mano. La signora in questione ci fa accomodare a casa, offrendoci magari un caffè. La sua predisposizione d’animo è mutata da “stress da situazione anomale” per il fatto di non riuscire a gestire un semplice atto come quello di portare a casa la spesa, a “fiducia nell’umanità” con un suo conseguente approccio, da parte sua, nei confronti delle situazioni che le si presentano da lì in poi, come per esempio una piccola gentilezza verso la sua parrucchiera, che a sua volta manda avanti il globisma ad altri clienti e così via. In questo caso il globisma ha avuto inizio con il nostro gesto che è dovuto esclusivamente ad un nostro atteggiamento verse le situazioni, altrimenti, se lo avessimo ricevuto da qualcun altro, saremmo solo parte di quel particolare globisma.
La causa del globisma è quindi il globista stesso che, nella storia che citavo prima appresa in Germania, rappresentava un personaggio da tutti ammirato e rispettato. Le famiglie è le persone più in mostra lo invitavano a tutti gli eventi, anche se nessuno sapesse esattamente quale fosse il lavoro del “globista”. Nella storia, visto che nessuno osava chiedergli direttamente quale fosse la sua specializzazione, un giorno gli chiesero di dare sfoggio pubblicamente alla sua professionalità. Il globista assecondò in modo favorevole la richiesta ma sottolineò che per farlo gli serviva uno spiazzo di almeno X per Y, un sacco di altri accessori e, per finire, una grandissima vasca piena d’acqua al centro del tutto.
Il giorno della presentazione il posto era gremitissimo. I curiosi erano sopraggiunti da ogni dove del globo per assistere a questa “rivelazione”.
Dopo i vari discorsi delle autorità e i ringraziamenti del globista per aver realizzato il tutto come richiesto, questi si mise in piedi sul bordo della grandissima vasca, estrasse una pietra scura tondeggiante dalla tasca e… la lasciò cadere perpendicolarmente sulla superficie dell’acqua dove emise il suono “Glob” e causando appunto delle onde che s